Torno a trattare l’argomento Fap e Dpf con quest’ultimo articolo (spero che lo sia veramente) dopo averne parlato in «Posso eliminare il FAP e la valvola EGR?» Certo, se vuoi ritrovarti in un mare di guai! e L’unica vera soluzione per evitare per sempre ogni genere di problema con il filtro antiparticolato senza ricorrere a inutili rigenerazioni e mappature.
Riceviamo troppi commenti da “fenomeni da bar”. Intendo automobilisti che per un paio di ore in comitiva con gli amici si credono meccanici, responsabili dei centri revisione, avvocati, poliziotti, euro parlamentari ecc.
I commenti sono sempre gli stessi: «Ho tolto il Fap alla macchina, consumo ed inquino meno e passo tutte le revisioni». L’ultimo arrivato ieri (vedi in basso) e condiviso sul nostro gruppo chiuso di Facebook dove gli iscritti stanno commentando.
Purtroppo bisogna dire che questo genere di commenti sono veramente tantissimi. Il loro atteggiamento strafottente è prettamente legato ad una questione di orgoglio. Chi viene “trombato” dalla Polizia Stradale durante un controllo con la stazione di revisione mobile, non lo va a raccontare in giro. Quando capita, fanno sempre riferimento ad “un mio amico”.
La puzza in auto dopo aver tolto il FAP
Secondo questi “super esperti” l’unica nota negativa è la puzza che emette l’auto dopo aver tolto il Fap. Per loro è una sciocchezza. In realtà quella puzza che sentono è il particolato che – non essendo più filtrato – entra nei polmoni. Pensate a quanto ne respirate voi e i vostri passeggeri quando siete in coda nel traffico. Oppure quando accendete l’auto nel garage facendola scaldare prima di partire.
Nella foto di sopra, un commento (con tanto di faccina che fa l’occhiolino) rilasciato da un “esperto in nanoparticelle” su un forum di appassionati BMW. Basta sentire la puzza che emanano le vostre auto per capire che avete tolto il filtro antiparticolato. Non c’è nemmeno bisogno di diagnosi e centri revisione.
Il business dei meccanici incapaci e disonesti
Passiamo ora a quelli che si fanno infinocchiare dai meccanici da quattro soldi che – non essendo in grado di consigliare al proprio cliente come utilizzare l’auto dotata del dispositivo (e gestire al meglio la manutenzione) – passano direttamente alla rimozione (o svuotamento del filtro) con mappatura della centralina, spesso fatta anche male.
Miei cari furbetti, sappiate che in caso di controllo su strada (e relativa multa per omissione del filtro), il meccanico non potrà mai essere accusato. Sapete il motivo? Perché non vi rilascerà mai un preventivo o ricevuta per questo genere di lavoro. Pertanto potrà semplicemente riferire (lavandosene le mani) alle Forze dell’Ordine che voi eravate consapevoli che il veicolo poteva solo circolare all’interno di proprietà private o piste sportive. La foto in basso è tratta sempre dal forum di appassionati BMW e guarda caso chi lo racconta fa sempre riferimento all’amico di turno.
Perché le auto senza Fap e Dpf superano le revisioni veicolari?
Parto da una premessa prendendo come spunto un articolo tratto dal sito di Autopromotec dove grazie alla nuova normativa MCTCNet2 nel 2016 come per magia si sono materializzati 394.000 veicoli in più rispetto al 2014. Qualcosa nel mondo delle revisioni sta cambiando e siamo solo all’inizio.
Attualmente le linee di revisione sono dotate di opacimetro che non rileva la quantità di particolato ma solo la fumosità. L’esito di questo controllo, spesso, è influenzato dai depositi nei condotti EGR (o nella linea di scarico stessa). Quindi, può capitare che un’auto senza filtro antiparticolato, ma con i condotti puliti, riesca ad avere una fumosità minore rispetto ad un veicolo ancora equipaggiato con il sistema anti inquinamento. E’ un motivo per stare tranquilli? Assolutamente no!
A differenza dei centri revisione – che sembrerebbero più interessati a portare a casa il compenso della revisione – la Polizia Stradale (e Municipale) sono molto più attente. Oltretutto, a seconda dell’umore dell’agente, si rischia di finire in un mare di guai. Esistono delle pattuglie denominate N.O.P.A. (Nucleo Operativo Protezione Ambiente) che possono eseguire su strada dei controlli più approfonditi. Qualora ce ne fosse bisogno, possono avvalersi di centri attrezzati di zona per mettere l’auto sul ponte (chi ha tolto il filtro per mettere il tubo diretto viene subito beccato). Lo fanno a Palermo (vedi foto in basso), quindi non è una prassi utilizzata solo al Nord Italia e in particolare su Bologna dove abbiamo trovato una testimonianza rilasciata da un’automobilista multato dalla polizia in autostrada con la stazione revisione mobile.
Di seguito un altro bel commento rilasciato su un forum dedicato alla Land Rover Evoque. Classico esempio di soggetto che – dopo aver acquistato un’auto inappropriata per l’uso che ne fa – tenta di giustificarsi con risposte a dir poco esilaranti ma al tempo stesso inquietanti. Fosse per il sottoscritto, tizi di questo tipo, meriterebbero di andare a piedi con le scarpe fatte con il tufo.
So benissimo che i filtri antiparticolati non sono la soluzione (qui racconto la mia partecipazione al meeting con il Prof. Stefano Montanari, vero esperto di nanoparticelle) ma bensì un danno per l’ambiente. Ma un’auto a cui viene tolto il Fap o Dpf (come spiegato all’inizio di questo articolo) inquina maggiormente perché se prima lo faceva solo durante le rigenerazioni ora lo farà sempre. Tra l’altro l’auto, commercialmente parlando, senza dispositivo si svaluta.
Si può convivere felicemente con la propria auto senza dover rimuovere il filtro antiparticolato?
La risposta è si! Basta solo utilizzarla nelle modalità per la quale è stata concepita ed effettuare una manutenzione anticipata rispetto a quella prevista dalle case costruttrici come spiegato in un precedente articolo che vi invito a leggere.
Attendiamo ora altri commenti da “fenomeni da bar”.
In concomitanza con l’apertura del nostro canale podcast, abbiamo dedicato il primo episodio proprio al problema dei filtri antiparticolato. Clicca sul pulsante Play ed ascoltaci.
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