Da anni leggiamo storie di riparazione auto fatte male raccontate dai nostri utenti. Ogni volta ci rendiamo conto di come buona parte delle autofficine dovrebbero chiudere. Spesso i meccanici si lamentano dei clienti invadenti. Quest’ultimi vorrebbero i preventivi scritti o quanto meno confrontare i prezzi dei ricambi sui vari e-commerce.
Pertanto, credo sia giunto il momento di fare autocritica almeno verso i colleghi scorretti.
Il meccanico di fiducia è definitivamente estinto
Prendo come riferimento un racconto trovato su un forum che seguo sporadicamente. Un’automobilista si reca dal suo meccanico in quanto lamentava un rumore ogni volta che abbassava il pedale della frizione. Chiunque, dotato di buon senso ed esperienza, avrebbe imputato inizialmente questo problema al cuscinetto reggispinta della frizione. Invece il “tecnico” chiamato in causa fece acquistare al cliente un cambio usato, sostituendolo e senza eliminare il difetto.
Il meccanico invece di rimettersi al lavoro per rimediare al danno, rassicurò il cliente dicendogli che non avrebbe corso rischi. Purtroppo dopo qualche giorno la frizione si ruppe definitivamente lasciando l’automobilista a piedi. Il proprietario dell’auto allora si rivolse ad un secondo meccanico che – smontando il cambio – individuò subito la causa del problema. Il cuscinetto reggispinta era completamente distrutto!
Analizziamo attentamente tutti gli errori commessi dal primo meccanico su questa riparazione auto fatta male:
- Diagnosi guasto: Anche chi non è meccanico ma con un minimo di conoscenza su come funziona una frizione, avrebbe subito smontato il cambio per controllare il cuscinetto reggispinta.
- Stacco e riattacco cambio: Ogni volta che si smonta un cambio, bisogna controllare obbligatoriamente il kit frizione, evitando di far pagare in seguito due volte la manodopera al cliente.
- Il cuscinetto reggispinta (vedi foto in basso): Il meccanico tolse dal vecchio cambio il cuscinetto guasto per rimontarlo su quello acquistato dal cliente. Questo errore (o forse non lo è stato) è molto più grave della diagnosi errata. Con il cuscinetto in mano, poteva tranquillamente accorgersi della sua precarietà.
- Rassicurazioni al cliente: Nonostante il cliente lamentasse ancora il rumore iniziale, il meccanico lo rassicurò con affermazioni errate. Un rumore proveniente da cambio non può essere mai definito come “normalità”.
A nostro avviso il meccanico si è comportato in maniera disonesta. Sicuramente sapeva benissimo che andava controllato il kit frizione preferendo invece sostituire il cambio. Certamente, era sicuro di smontare nuovamente il cambio dopo pochi giorni per togliere il cuscinetto reggispinta con il resto dei componenti. In questo modo intascava due volte la manodopera per lo stacco e riattacco del cambio.
La fiducia si conquista un passo alla volta
Ho raccontato questa storia perché ancora oggi tanti autoriparatori vorrebbero la massima fiducia dai propri clienti (e chi non la vorrebbe) effettuando gli interventi senza emettere un preventivo. Purtroppo per loro, con l’avvento di Internet, gli automobilisti reperiscono molte più informazioni rispetto al passato. Inoltre possono interagire e condividere online situazioni analoghe. Molte informazioni purtroppo sono errate soprattutto su alcuni forum altre volte invece gli automobilisti si fanno mille paranoie senza capirne nulla di autoriparazione.
Tornando all’episodio appena raccontato, se il proprietario si fosse confrontato con noi (ed altri meccanici) prima di portare l’auto in officina, avrebbe risparmiato tempo e soldi.
Reputo indispensabile per un’automobilista ottenere un preventivo scritto. Quest’ultimo, non serve solo per accertare il costo dei ricambi (come molti penseranno) ma anche l’esito della diagnosi effettuata dal meccanico che – rilasciata per iscritto – garantisce una certificazione dei controlli eseguiti. Nel caso citato, l’automobilista ha affrontato costi extra come l’acquisto del cambio usato, la doppia manodopera e molto probabilmente il soccorso stradale.
Cosa avrebbe combinato un meccanico del genere con un guasto elettronico? Hai presente quando il motore singhiozza ed il meccanico sostituisce candele più cavi, bobine fino ad arrivare alla centralina?
Anni fa mi capitò un caso del genere sull’auto di un parente, una semplice Fiat Punto 1.2 con un po’ di sporcizia nel serbatoio del carburante. L’auto tendeva a singhiozzare al minimo ed il meccanico sostituì tutti i componenti elettrici senza risolvere il problema per una spesa di 900 euro! Quando raccontai questo episodio molti autoriparatori la presero male. Credettero che volessimo denigrare la categoria.
Oggi, fortunatamente le cose sono migliorate. Molti meccanici accettano il confronto ed iniziano a partecipare alle conversazioni sul nostro gruppo chiuso di Facebook.
Certo, il furbo mai si sognerebbe di interagire pubblicamente. Continueremo pertanto a vedere anche autoriparatori che per la sostituzione di un kit frizione su una Fiat Punto chiedono ed ottengono quasi 2.000 euro. Purtroppo vittime sono sempre automobilisti che non hanno conoscenze minime di meccanica o quanto meno non hanno qualcuno che li tuteli. A loro, non resta che fidarsi ciecamente ed affidarsi al meccanico sperando di non essere vittime di una riparazione auto fatta male.