Uno degli argomenti maggiormente seguiti e commentati su questo blog riguarda i problemi scaturiti dai filtri antiparticolati (Fap – Dpf). A quanto pare la gran parte degli automobilisti vivono disagi causati da questi dispositivi.
Analizzando i vari commenti ricevuti ad oggi, ho notato che molti hanno acquistato un veicolo con motore diesel e filtro antiparticolato consapevoli che avrebbero effettuato giornalmente brevi percorsi. Se ancora non l’avete capito, i veicoli dotati di questo sistema di scarico non sono adatti per essere utilizzati solo nei weekend o per andare a fare la spesa.
Che senso ha acquistare un veicolo diesel per utilizzarlo su brevi tragitti?
L’acquisto del veicolo diesel fino a qualche anno fa era d’obbligo per chi percorreva diversi chilometri al giorno (rappresentanti, tassisti, ecc). Oggi sembra una moda. A questo si aggiunge che nessun venditore vi ha mai spiegato attentamente come utilizzare queste auto (a loro interessava solo vendervela senza sapere forse cosa sia un Fap).
Che tipo di manutenzione necessita un veicolo con il filtro antiparticolato?
La manutenzione su questi veicoli è molto più delicata rispetto alle auto a benzina. Prima di tutto l’olio motore ha un’importanza primaria – non solo per quanto riguarda la lubrificazione degli ingranaggi – ma anche per la salvaguardia dell’impianto di scarico. Forse molti di voi non lo sanno, ma ci sono meccanici che utilizzano lubrificanti con specifiche errate. A parte quelli che utilizzano il 10W40 su tutti i motori, altri fanno confusione. Ad esempio, quanti possessori della Croma 1.9 MJTD 120 cv sanno che per quel motore esistono due tipi di lubrificante? Si usa il 5W40 con specifica B3/B4 per le auto senza Fap e 5W30 specifica C2 per i veicoli con Fap.
Domandate al vostro meccanico la specifica dell’olio che ha utilizzato fino ad oggi sulla vostra auto. Il lubrificante viene bruciato in piccolissime quantità in camera di scoppio per finire poi nello scarico.
Ogni quanti chilometri bisogna effettuare il cambio olio motore?
Un altro punto cruciale riguarda i tempi di percorrenza tra un tagliando e l’altro. Le case automobilistiche consigliano il cambio dell’olio dopo svariati chilometri (anche dopo 35.000). Questo utilizzo estremo del lubrificante comporta problemi alla valvola Egr e soprattutto ai filtri antiparticolati. Un utilizzo prolungato dell’olio provoca anche l’intasamento dei collettori di scarico e la formazione di morchie all’interno del motore e nelle turbine.
Sostituendolo ogni 15.000 chilometri noterete dei miglioramenti sulle prestazioni e sulla compressione nei cilindri (esistono apparecchiature in grado di calcolare lo spunto di compressione dei cilindri anche sul diesel).
Le insidie delle rigenerazioni del filtro antiparticolato
E’ consigliabile spegnere il motore solo dopo l’avvenuta rigenerazione del filtro antiparticolato. Questa procedura dovrebbe essere consigliata dai meccanici stessi che invece tendono a togliere i filtri. Molte auto hanno la spia che segnala l’imminente rigenerazione, altre no.
Cosa penso personalmente dei filtri antiparticolati
Da sempre sono contro questi dispositivi, da quando nel 2007 partecipai ad un meeting con il Prof. Stefano Montanari (in foto) e dove poco prima della cena organizzata dall’ente locale, mi illustrò i danni che questi filtri avrebbero provocato nel tempo. Tanto che nel 2008 scrissi il primo articolo su filtri antiparticolati. Purtroppo qualche utente distratto, leggendo i miei recenti articoli, ha pensato che fossi favorevole al Fap per il semplice fatto che sono contro chi lo elimina rimappando la centralina.
In realtà cerco solo di mettere in guardia l’automobilista sulle possibili denunce penali previste per chi elimina il Fap dalla propria auto (una per modifica/omissione di un dispositivo omologato e l’altra per inquinamento ambientale). Qualcuno ritiene impossibile scoprire l’omissione grazie ad una corretta mappatura della centralina motore, ma se leggete bene tutti commenti che ci sono arrivati, capirete che anche rimappando la centralina prima o poi i valori varieranno nuovamente. Inoltre basterebbe utilizzare l’OBD2 per valutare la temperatura all’interno del filtro e scoprire se è stato svuotato.
Ci sono persone multate e denunciate durante i controlli con gli analizzatori di scarico da parte della Polizia Stradale. Questo dovrebbe farvi capire che i valori dei gas possono variare nel tempo e a vostra insaputa. State certi che prima o poi intensificheranno i controlli mettendo in difficoltà anche i centri di revisione compiacenti. Altrimenti come potrebbero fare cassa i comuni?
Detto questo, prima di comprare un’auto diesel dotata di filtro antiparticolato, chiedetevi se sia veramente il veicolo giusto per voi. Valutate le tratte stradali che percorrerete giornalmente perché i problemi causati dal Fap non valgono i pochi centesimi di risparmio sul carburante.
In concomitanza con l’apertura del nostro canale podcast, abbiamo dedicato il primo episodio proprio al problema dei filtri antiparticolato. Clicca sul pulsante Play ed ascoltaci.
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