Manutenzione auto senza false promesse

rhiag ricambi online

La triste storia dei meccanici rimasti intrappolati nelle reti dei network di officine sempre più interessate a vendere direttamente i ricambi agli automobilisti che quasi sempre non si recano presso le strutture affiliate

rhiag ricambi online

A gennaio di quest’anno, scrissi un articolo dove parlai dei vecchi modelli di business dei network di officine. Cercai di spiegare attentamente quali vantaggi un meccanico poteva ottenere aderendo ad una delle tante reti organizzate.  L’intento era dare una risposta ai tanti autoriparatori che ci scrivevano lamentando un’assenza di clienti da parte dei rispettivi network di appartenenza.

Ritorno sull’argomento, spinto soprattutto dalle scelte di alcune aziende distributrici di ricambi, impegnate – al tempo stesso – nella gestione di una o più reti di officine.

Come scrissi nell’articolo di gennaio, appartenere ad un network, comporta – da parte del meccanico – degli impegni economici sull’acquisto dei ricambi (non dimentichiamo che i gestori sono quasi sempre produttori o distributori di ricambi). A questi si aggiungono i costi annuali di permanenza nel network, materiale pubblicitario (che spesso trovo ridicolo e fuori tema), tute da lavoro, insegna fuori dall’officina ecc.

Quali sono (o forse erano) i reali vantaggi per l’autoriparatore?

Di questi tre vantaggi, quali ancora sono validi e reali? Purtroppo nessuno dei tre!

A mio parere, i network stanno sbagliando ogni singola mossa. Prima di tutto, da qualche anno, le flotte del noleggio hanno iniziato a tagliare il numero di officine presenti nella loro rete di assistenza. Cosa ancora più devastante per il meccanico, è la fatturazione del ricambio che ormai avviene tra ricambista e flotta. Si toglie così uno dei ricavi fondamentali per la sopravvivenza dell’autoriparatore. Per chi non l’avesse capito, i costi di un’officina non sono sostenibili con la sola manodopera, specialmente se quest’ultima non arriva nemmeno a 29 euro/ora (in Italia abbiamo delle tariffe nettamente inferiori a molte altre nazioni europee).

La vendita dei ricambi auto direttamente ai privati

L’acquisto dei ricambi attraverso delle promozioni mirate era sicuramente un ottimo cavallo di battaglia. Questo però fino a che non hanno iniziato con la vendita diretta.  Prendiamo come esempio la recente scelta di Rhiag (colosso della distribuzione di ricambi). Per anni ha portato avanti una rete di strutture denominate “Officine A Posto”. Recentemente invece, dopo alcuni anni di partnership con una nota flotta del  noleggio a lungo termine (persa in seguito), lancia il proprio sito e-commerce dedicato agli automobilisti.

Come potete vedere dopo l’accordo tra Ovam e Bosch, Rhiag è l’ennesima azienda che punta sul mercato della vendita diretta del ricambio al privato. Così facendo – a mio parere – penalizza l’autoriparatore che per anni ha sposato un progetto ben diverso.

Attenzione, non dico che sia sbagliato vendere ricambi ai privati ma per rispetto nei confronti del meccanico ritengo opportuno abbandonare ogni genere di progettualità mirata a mantenere in piedi una rete di officine. Non ha più senso continuare ad affiliare meccanici. Non ha più senso inoltre obbligarli ad acquistare ricambi se poi in officina gli mandano clienti con gli stessi componenti scatolati Rhiag sottobraccio. Durante la presentazione del nuovo sito è stato detto che nessun protagonista della filiera verrà escluso dal giro d’affari. Purtroppo invece non è così!

Il meccanico “intrappolato” nella rete di cui fa parte

E’ vero che il ricambio può essere ritirato presso uno dei tanti negozi affiliati a Rhiag ma è altrettanto vero che l’automobilista che compra componenti per proprio conto, poi li monta da solo o presso qualche meccanico compiacente. Inutile prenderci in giro. Difficilmente il cliente privato chiederà al ricambista a quale meccanico della rete affidarsi.

In passato la stessa Rhiag aveva lanciato una promozione con il 20% di sconto sui preventivi qualora l’automobilista – previa registrazione – si muniva della “Card A Posto”. Io stessi feci la registrazione. Mi fu spedita a casa ma le officine della mia zona non sapevano della promozione e della card. Assurdo!

Stessa cosa accadde con Bosch. Un nostro utente voleva recarsi presso un’officina affiliata dove far controllare un veicolo prima di acquistarlo. Non essendo uno dei nostri servizi, pensammo di dirottarlo su Bosch che aveva lanciato da qualche tempo il servizio “Usato Smile”. Purtroppo di tutte le officine elencate nel loro sito, nessuna volle offrire assistenza al nostro utente.

Reti di assistenza brave a vendere i ricambi a discapito dei meccanici affiliati che non ricevono clienti

La risposta è una sola. Nel tempo, buona parte dei costruttori, distributori e consorzi di ricambisti, abbandoneranno la gestione delle reti di assistenza. Sarà un’evoluzione naturale in quanto bravi a vendere ricambi ma incapaci a veicolare clienti nelle officine. Un fatto palese che abbiamo visto in tutti i loro progetti.  Inoltre quanti meccanici accetteranno ancora le attuali condizioni economiche? E di far parte di una rete di assistenza che non porta clienti ma solo obblighi?

Con questo non voglio dire che distributori e ricambisti non ci abbiano provato. In realtà, di soldi ne hanno spesi moltissimi ma i risultati sono stati scadenti. A questo fallimento contribuisce sicuramente una serie di scelte pubblicitarie errate accompagnate dagli slogan più comuni ed utilizzati da tutti. Ad esempio “Offriamo qualità e convenienza” come se la concorrenza affermasse il contrario. In pratica mancava un nuovo e dichiarato posizionamento.

Forse sarebbe il caso di mettere alla gogna i tantissimi blog nati di recente nell’autoriparazione. Tutti, hanno contenuti scritti da articolisti che nulla hanno a che fare con questo settore. Difficile riuscire a “catturare” un automobilista in difficoltà pubblicando articoli sul mercato dell’auto, come allacciare un seggiolino, come evitare un autovelox o sui punti sui della patente. Per non parlare di quelli dedicati alle località turistiche.

Conclusione

In tanti anni non ho mai assistito ad un progetto mirato ad acquisire in maniera scientifica dei potenziali clienti. E non sto parlando di liste acquistate all’insaputa dei destinatari dei messaggi pubblicitari.

In realtà bisogna creare delle strategie studiate secondo le reali esigenze degli automobilisti offrendo agli inizi supporto ed assistenza anche gratuitamente ma con lo scopo di “indottrinare e poi convertire”. Come credete che facciamo con la manutenzione del cambio automatico? Dopo, saranno loro a cercare noi per chiederci “Dove posso andare con la mia auto?” (Ogni giorno riceviamo email e messaggi di questo tipo!).

Infine, non si può continuare a gestire un network di meccanici senza acquisire clienti da spedirgli in officina. Va bene impegnarsi maggiormente nella vendita dei ricambi, ma almeno liberate i meccanici da questa rete mortale!

Conosci davvero l’insidioso mondo dei ricambi auto? Sai riconoscere l’offerta di un meccanico quando ti rechi in officina oppure mentre esegui degli acquisti su Internet?

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16 commenti su “La triste storia dei meccanici rimasti intrappolati nelle reti dei network di officine sempre più interessate a vendere direttamente i ricambi agli automobilisti che quasi sempre non si recano presso le strutture affiliate”

  1. Avete scritto “In italia i costi di un officina non sono sostenibili con la sola mano d’opera specialmente se questa non arriva a 29 euro l’ora, In italia abbiamo delle tariffe nettamente inferiori a molte nazioni europee” e io rispondo: In ItaGlia abbiamo anche GLI STIPENDI E LE PENSIONI DEI LAVORATORI DIPENDENTI NETTAMENTE INFERIORI A QUELLE DI MOLTE NAZIONI EUROPEE…..!!!!! E anche 29 euro all’ora sono TROPPE per chi vive con 1300 euro al mese e anche MENO!! Tanta gente oggi in ItaGlia non si può permettere più di mantenere nemmeno un auto usata figuriamoci comprarne una Nuova!! E cmq non è assolutamente vero che le officine fanno la fame come dite voi ANZI ….fanno i soldi a palate….incassano migliaia di euro al giorno con preventivi da paura ….tipo frizioni a 2000 euro cambi a 3000 euro e cosi via…..quindi non scrivete caxxate !!

    1. Parli senza conoscere il settore e soprattutto i costi di gestione. Prova a chiedere il preventivo per il tagliando in Germania, Inghilterra oppure in Svizzera.
      Parli da populista ma secondo te a quanto ammonterebbe la pensione di un artigiano (Non sono mica banchieri).
      Ricorda che l’auto è a tutti gli effetti un lusso, che sia nuova oppure usata.

    2. Recentemente parlai con una mia cara amica che vive a Briançon (Francia). Stando a quanto mi diceva, da loro i meccanici costano troppo e sono poco onesti. Ma stando anche a quanto avviene nel suo paese di origine (Mozambico) anche li ci sono “meccanici improvvisati e poco onesti”.

      Ora se parlassimo con spagnoli, tedeschi, danesi ecc. sono sicuro che la gran parte si lamenterebbero esattamente come fanno i tanti “itaGliani” come te, Piero.

      1. Non lo voglio offendere,ma io sono un straniero che vivo in italia da 17 anni, ho lavorato quasi sempre se non lavoravo in regola lavoravo in nero, e adesso da 14 anni ormai faccio il meccatronico,e ho sempre visto e sono a corente di tutte le spese di gestione attivita, anche se la attività mia la apro tra poco,quel itaGliano di prima e un ignorante ragazzi!!!!

    3. Caro Piero,mi spiace per te ma hai capito proprio poco….
      Ho un’officina aperta neanche 2 anni fa,partendo da 0,il lavoro cresce costantemente e sono sicuro che i sacrifici daranno il loro frutti con il tempo. Il discorso dei 2/3000 € AL GIORNO sono una boiata pazzesca…per quelle cifre devi avere almeno 6/7 dipendenti e parecchio lavoro..parecchio.
      P.S. Per la cronaca anno 2017,pagate tutte le spese la mia paga mensile è stata di circa 650€,perciò con i tuoi 1300 avrei fatto festa tutte le sere….
      Informati prima di parlare a vanvera,perché io non sono un’eccezione ma bensì tra i piccoli meccattonici sono nella media e quando ti va bene arrivi a 1500/1700 Ma bene bene

      1. Correttissimo ragionamento semplice e realistico categoria per il 95 × 100 semidemenziale e protetta il mio meccanicc con 3 dipendenti e un capannone in affitto si permette 20 mt di barca ma !!! Forse troppi stupidi che ae ci sai fare pagano commentano e pagano

  2. Allora ignorante ci sarai tu e impara l’italiano prima di parlare male degli italiani….caro Cosimetti & company ….al lavoratore dipendente poco gli frega dei costi di gestione delle officine e con i suoi 1300 euro al mese di stipendio non può a momenti nemmeno pagare tutte le bollette e mangiare figuriamoci pagare centinaia/migliaia di euro di riparazioni e ricambi sulla sua utilitaria e mantenerla! Costa tutto molto di più delle altre nazioni iniziando dai carburanti, bolli, assicurazioni e lo posso dire a voce alta in quanto ho vissuto all’estero come emigrante…..a proposito di officine ….io tutti i meccanici che conosco intendo i titolari di officine (non i loro dipendenti) hanno almeno 3 auto di proprietà, camper appartamenti e villa acquistata e incassano almeno 2000 o 3000 euro al giorno io lavoro come dipendente statale da 20 anni e non ho 4 spiccioli in banca e non posso comprare un casso …..altro che 1300 euro al mese del lavoratore dipendente!! INFORMATEVI ……gli impreNNitori e i Commercianti oggi la sanno lunga ….piangono il morto e poi FREGANO IL VIVO ………sono stati proprio LORO che dopo l’avvento dell’euro hanno triplicato le loro pretese creando la crisi e l’abbattimento del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati a cui non sono state aumentate le loro retribuzioni …..per cui .non scrivete cazzate….. e meno male che esiste la possibilità di acquistare i ricambi online a prezzo onesto ….altrimenti le auto non si potevano più mantenere….

    1. Vivi in una dimensione tutta tua dove i meccanici italiani viaggiano su panfili facendo aperitivi a base di caviale e salmone. Ma lo sai a quanto ammonta la tariffa oraria media di un meccanico inglese o tedesco?
      Chiama un consulente e fatti fare un piano economico per aprire un’officina attrezzata al 100% di ponti, ferri e strumenti diagnostici. Chiedi quanto ti costa al mese un operaio segnato. Non parlare per sentito dire e ricorda che l’auto è un lusso e non puoi paragonarla ad una necessità indissolubile.

    2. Piero, anche noi siamo stati dipendenti, quindi non devi certo venire qui “a casa nostra” a farci la lezioncina di economia neanche fossimo a “La Gabbia” su La7 o “Dalla vostra parte” su Rete 4. Tanto che ti riempi la bocca di numeri, sappi che dati alla mano in Italia c’è uno spaventoso sommerso che corrisponde al 12,6% del Pil (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-10-11/istat-2015-sommerso-e-attivita-illegali-valgono-208-miliardi-126percento-pil-101937.shtml?uuid=AEVdp1jC). Siamo la nazione delle case popolari regalate ai “finiti poveri” e dei dipenditi comunali assenteisti e imboscati. Da come la descrivi tu sembra che in Italia si stia peggio che in Siria ma ad agosto le grandi città erano deserte. Dov’erano tutti questi poveri? Oppure tutta la popolazione è costituita da ricchi meccanici con le ville a Dubai?

      Che molti meccanici siano incompetenti e disonesti lo sappiamo meglio di te (uno tra i tanti articoli pubblicati su questo blog https://www.autofficinasicura.com/22487-auto-danneggiata-dal-meccanico/ oppure qui https://www.autofficinasicura.com/22440-riparazione-auto-troppo-costosa/) visto che da oltre 20 anni lavoriamo nel settore (Giuliano addirittura quando era ancora minorenne). Quindi, prima di attribuirci cose mai dette, fatti un giro sul nostro sito, e visto che acquisti ricambi online, leggi qui:

      – olio motore contraffatto https://www.autofficinasicura.com/24057-olio-motore-castrol-contraffatto/
      – sconti sui ricambi auto https://www.autofficinasicura.com/21625-ricambi-auto-online-scontati/

      Ora vai a fare il populista altrove e se non puoi permetterti l’auto c’è sempre il carsharing o i mezzi pubblici.

    1. SI o quasi !! ce ne uno che abita accanto a casa mia si cambia il camper ogni anno …e possiede almeno 5 auto d’epoca ….in più cià un sacco di donne e magna a 4 ganasce….

  3. Mi spiace ma do pienamente ragione a Piero. Tutti i meccanici e carrozzieri che conosco fanno la pacchia con villa e Mercedes , ma adesso è finita pure per voi. So che vi rode che la gente ha imparato a farsi i tagliandi nel proprio box ad 1/4 rispetto a quello che lo facevate pagare voi. Ma secondo voi la gente è stupida che 1kg di olio da voi lo paga 20/25 /30€ al kg mentre voi lo pagate 1/3 se non meno e non venitemi a raccontare le favole che siete oberati da tasse e spese , perché quelle le abbiamo tutti. È finita L epoca che vi arrovellavate le mani spennando il pollo di turno , anche se ahimè sono rimasti ancora tanti , troppi a regalarvi soldi. Persone anziane , pensionati che quotidianamente vengono spennati per riuscire a far marciare le loro vecchie utilitarie per non parlare dei tagliandi che spesso e volentieri fanno finta di cambiare filtri ed olio ed invece fanno solo rabbocchi . Finita la pacchia. Buona serata.

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