«Stiamo in crisi e gli automobilisti sono troppo esigenti e strani. Poi non vogliono affatto spendere!»
Questa frase è sulla bocca di molti autoriparatori e di coloro a cui i meccanici si rivolgono sperando di incrementare la clientela ma senza risultati apprezzabili!
Forse è vero, l’automobilista è diventato più scaltro. Oggi sa come reperire i ricambi alle stesse condizioni dei meccanici. Ricorre ad Internet quando ha bisogno di un supporto tecnico (non sempre affidabile).
Negli ultimi mesi abbiamo mostrato una serie di tentate truffe ai danni di automobilisti recati in officina. Parliamo di normalissimi lavori di manutenzione. Il primo caso riguardava una Citroen Nemo, poi una Fiat Panda. In seguito una Xsara Picasso. Interventi di normale manutenzione dove i meccanici richiedevano importi superiori anche al 50%.
Come far scappare un cliente dall’officina chiedendo 980 euro per cambiare le cinghie su una vecchia Clio del 2002
Ora mostreremo un altro caso di preventivo gonfiato. La macchina in questione è una Renault Clio II serie 1.5 DCI. Di seguito il commento del proprietario su un forum.
L’automobilista, nonostante l’età avanzata dell’auto, volle affidarsi ad un meccanico della rete autorizzata Renault. L’intervento richiedeva la sostituzione della cinghia di distribuzione con pompa acqua e kit cinghia servizi. Come mostrato in immagine, l’importo richiesto ammontava a 980,00 euro. Una spesa non indifferente per un veicolo con 17 anni di vita. Il cliente, terrorizzato, si rivolse ad un secondo meccanico, molto probabilmente appartenente a qualche rete indipendente.
Ora, sviluppiamo una serie di preventivi attraverso il KParts di Kromeda dimostrando la variazione di importi di un preventivo cambiando tipologia di officina ma – soprattutto – la scelta dei ricambi da impiegare.
Il primo preventivo è stato generato applicando una tariffa oraria di 50,00 euro e ricambi codificati Renault.
Otteniamo un preventivo di 766,82 euro utilizzando i listini ufficiali Renault ed una tariffa oraria di manodopera più alta rispetto a quella utilizzata presso la rete ufficiale. Nonostante ciò, una differenza di 213,18 euro rispetto al preventivo (rilasciato a voce) del meccanico Renault. Non avendo purtroppo il preventivo scritto, rimane molto difficile capire a cosa sia dovuta questa differenza di prezzo.
Il secondo preventivo invece viene sviluppato secondo le condizioni economiche applicate solitamente dai meccanici indipendenti con un’ampia scelta di ricambi da utilizzare. Abbiamo mantenuto una linea di ricambi originali inserendo tutti prodotti marchiati Dayco (fornitore ufficiale primo impianto per tutte le case automobilistiche). Tariffa oraria di manodopera applicata di 35,00 euro.
L’importo si abbassa notevolmente grazie alla tariffa oraria inferiore di € 15,00 e listini ufficiali di Dayco decisamente più bassi di quelli Renault. L’importo questa volta è di 557,30 euro Iva compresa. Una differenza dal preventivo rilasciato dal meccanico Renault di ben 422,70 euro.
Sul nostro gruppo Facebook spesso discutiamo se sia giusto lasciare al meccanico la possibilità di applicare un ricarico sui ricambi.
In Italia la tassazione è decisamente alta. Inoltre le tariffe orarie di manodopera sono tra le più basse a livello europeo. Pertanto riteniamo giustissimo permettere al meccanico di guadagnare qualcosa anche sui ricambi.
Se non è la prima volta che ci leggi, sai benissimo che non abbiamo pietà per quei meccanici che gonfiano i prezzi sui ricambi senza rilasciare documenti fiscali. Possiamo però consigliare al meccanico onesto di cedere una parte di sconto al proprio cliente (magari quelli già fidelizzati) mantenendo comunque una tariffa adeguata ed ore giuste per completare correttamente le operazioni.
Il nostro terzo preventivo è praticamente identico al precedente. Abbiamo soltanto applicato uno sconto del 20% sui listini ufficiali Dayco ottenendo un ulteriore risparmio di 66,88 euro. Non male!
Tutti gli automobilisti commettono un errore madornale. Confrontano i prezzi del meccanico con quelli che trovano pubblicati nelle inserzioni su Internet dove il 99% sono ricambisti oppure distributori. I prezzi che trovate online sono già scontati (40/50% dal listino ufficiale). Ma il meccanico che applica il listino ufficiale, tenendo per sé tutto lo sconto, viene etichettato come ladro. Ma non è così!
Di seguito la versione video di questo articolo.
Come abbiamo visto negli ultimi due preventivi, la pompa acqua Dayco DP048 costa 52,65 + Iva (listino ufficiale!) Su Internet la si trova a 31,50 euro (Iva compresa) con solo 5 euro di spedizione. Il ricambista offre lo stesso ricambio con uno sconto di circa il 50%. Questo prezzo non è ufficiale e molto probabilmente nemmeno il meccanico riesce ad acquistarla al 50%. E’ un ricambista che sta vendendo!
Lo sconto offerto è lo stesso (o maggiore) rispetto a quello ottenuto dal meccanico.
Perché il meccanico non cede tutto lo sconto accontentandosi solo della manodopera?
I costi di gestione di un’officina funzionale sono elevatissimi. Come già ribadito, In Italia abbiamo una tassazione eccessiva su qualunque genere di artigiano. Agli automobilisti (ma anche alle aziende proprietarie di parchi auto) piace recarsi presso le officine attrezzate con personale qualificato e apparecchiature aggiornate, ignorando questo aspetto.
Per soddisfare questi standard, il titolare dell’officina deve investire ingenti somme di denaro (ad esempio il prezzo di una diagnosi con gli aggiornamenti obbligatori). E il costo su un operaio? Lo smaltimento dei rifiuti? Affitto/costo del locale, preventivatore con banca dati ecc?
Su Internet c’è la possibilità di acquistare per proprio conto i ricambi. Nessuno lo vieta. Ma evitiamo un accanimento ingiustificato verso gli autoriparatori che non accettano lavori con ricambi acquistati dal cliente (anche questo fa parte del libero mercato). Mesi fa un utente che si recò in officina con i ricambi, ci chiese se fosse giusto pagare al meccanico lo smaltimento di olio e filtro. Assurdo!
Se un meccanico decidesse di montare i ricambi acquistati dal cliente, in seguito non potrà intervenire in garanzia qualora dovessero emergere problemi causati dai componenti stessi. Potrà solamente smontarli, far pagare nuovamente la manodopera, mettere i ricambi rotti in una busta e lasciare l’automobilista in balia delle richieste di sostituzione tra ricambista e produttore (potrebbero passare mesi tra sostituzione o rimborso totale).
Perché spesso è meglio lasciare al meccanico l’onere di comprare i ricambi?
Il meccanico quando acquista ed installa un ricambio (fatturato!), tutela l’automobilista. Se qualcosa dovesse andare storto, sarà lui a ripristinare il veicolo senza pretese verso il cliente. Sarà lui, in separata sede, a vedersela con il ricambista.
Se la cinghia oppure uno dei rulli acquistati dal cliente, dovessero danneggiare le valvole della testata, otterrà solo la sostituzione dei ricambi ma non il rimborso per la riparazione della testata.
Il meccanico non è tenuto a riparare gratuitamente. Diverso, chiaramente, qualora kit e distribuzione venissero fornito da lui stesso.
Concludiamo mostrando un altro video dove spieghiamo quanto spesso gli automobilisti si sbaglino nel giudicare frettolosamente un meccanico.