Manutenzione auto senza false promesse

camion cisterna della Wolf Oil Corporation

Il racconto e le foto della nostra visita presso gli stabilimenti e i laboratori chimici della Wolf Oil Corporation (proprietaria anche del marchio Champion) in Belgio

wolf oil corporation stabilimenti

Il 17 febbraio su invito del nostro partner Champion (che ringraziamo nuovamente), ho avuto modo di visitare lo stabilimento Wolf Oil Corporation in Belgio. E’ stata un’esperienza unica nel suo genere che non ha colpito solo il sottoscritto ma anche i tantissimi ricambisti e meccanici presenti. Entrare in un’azienda del genere ti permette di capire moltissime cose e comprendere ancora di più il fondamentale ruolo dei lubrificanti nell’autoriparazione.

camion cisterna della Wolf Oil Corporation

La Wolf Oil Corporation è un’azienda belga (con un unico proprietario) produttrice di lubrificanti Premium. Nata nel 1955 con 221 dipendenti, ha due filiali situate in Francia e Olanda. Nel tempo, le formule tecnologiche studiate presso i loro laboratori hanno reso possibile la realizzazione di lubrificanti personalizzati per rispondere direttamente alle esigenze di mercato. Dall’autoriparazione dei veicoli leggeri e pesanti, al settore nautico, a quello agricolo compreso il mondo delle due ruote. Oltre ai lubrificanti l’azienda produce anche grassi di vario genere.

La produzione è suddivisa nel seguente modo:

  • 41% con brand Wolf
  • 38% con brand Champion (marchio appartenente sempre a Wolf)
  • 19% per altri marchi
  • 2% neutri

Approfitto per ringraziare Alexandere Gehring (in basso in foto con me), responsabile marketing Europa per la Wolf Oil Corporation che mi ha illustrato tutti i settori dello stabilimento permettendomi di fotografare praticamente tutto. A differenza di molte altre aziende che ho avuto modo di visitare, fanno della trasparenza una vera a propria filosofia aziendale

Alexandere Gehring responsabile marketing europa wolf oil

Il primo settore visitato è stato quello dedicato alla lavorazione dei pacchetti additivi, fondamentali per la perfetta riuscita di un lubrificante di qualità.

reparto lavorazione dei pacchetti additivi

Successivamente abbiamo visitato il sistema di lavorazione delle basi trattate in diverse cisterne situate all’esterno con un traffico non indifferente di autobotti provenienti dal porto situato a pochi chilometri dallo stabilimento. Le materie prime una volta estratte arrivano subito presso la stabilimento per essere analizzate.

sistema di lavorazione delle basi additivi chimici

Una volta vista la lavorazione dei pacchetti additivi e l’approvvigionamento delle basi (vedremo poi in laboratorio come vengono analizzate prima di essere impiegate) il tour entra nel vivo. Ora inizia il riempimento e il confezionamento delle taniche e fusti. Va detto che la Wolf Oil produce lubrificanti per conto di molte aziende. Tra tutte citiamo GM (General Motors Corporation). Di seguito una foto della preparazione delle taniche da 5 litri per GM.

riempimento e confezionamento taniche fusti olio motore wolf oil

Prima di passare al laboratorio, con molta attenzione, abbiamo assistito alla preparazione dei fusti (20/60/208 litri) con il brand Champion e le taniche piccole da 1 litro.

preparazione fusti con brand Champion taniche 1 litro

In alto e in basso potete notare, appunto, i fusti con il brand Champion.

preparazione fusti olio Champion

Il laboratorio è stato una delle aree più interessanti. L’attenta selezione delle basi (gruppo 1,2,3,4,5) miscelate sapientemente con i pacchetti additivi e addensatori creano quei prodotti che troviamo oggi sul mercato europeo. Vi garantisco che vedere un laboratorio con i suoi chimici all’opera, per me che lavoro nel settore dell’autoriparazione da 25 anni, è veramente fantastico.

attenta selezione basi miscelate con pacchetti additivi e addensatori

Di seguito dei campioni di basi suddivisi nei cinque gruppi.

campioni di basi suddivise nei cinque gruppi

I campioni delle basi da testare arrivavano in continuazione. Inoltre all’interno abbiamo visto il sistema elettronico che controlla dei campioni di lubrificanti. Questo apparecchio analizza e segnala eventuali inquinamenti come materiali ferrosi, acqua ecc.

sistema elettronico che controlla campioni di lubrificanti e presenza di impurita

I campioni analizzati finiscono in un vasto archivio per un periodo che va da 6 mesi ad un massimo di 2 anni.

archivio analisi campioni

Adesso sapete per quale motivo consigliamo i lubrificanti Wolf/Champion e la canalizzazione presso le officine che utilizzano i loro lubrificanti ATF per la manutenzione dei cambi automatici. Non è una questione puramente commerciale, come molti potrebbero pensare. Vedere come vengono creati questi lubrificanti all’interno dello stabilimento principale toglie ogni genere di dubbio sulla qualità e affidabilità dell’azienda che noi già non avevamo in quanto li avevamo già testati personalmente come facciamo da sempre.


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6 commenti su “Il racconto e le foto della nostra visita presso gli stabilimenti e i laboratori chimici della Wolf Oil Corporation (proprietaria anche del marchio Champion) in Belgio”

  1. Buongiorno, sono un appassionato di ricambi per auto, per lavoro faccio il motorista navale e mi occupo spesso di lubrificanti sia per il mio mezzo di lavoro che aiutando amici nella scelta del giusto lubrificante. Aggiungo anche che sono un estimatore del signor Cosimetti e leggo spesso i suoi articoli. In merito a questo articolo, mi piacerebbe sapere oltre a GM quale azienda fa confezionare il proprio lubrificante presso la Wolf Corporation e a parità di gradazione cosa implica la notevole differenza di prezzo che a volte troviamo tra marchi molto conosciuti come ad esempio Shell o Castrol o Motul.
    In attesa di una gentile risposta, cordiali saluti.

  2. Buongiorno, stavo rileggendo l’articolo in cerca di alcune affermazioni che avevo tempo fa letto ma che non trovo. Io ho conosciuto grazie a voi il Kroon-oil e anche l’Amsoil, mi ricordo che li considerà oli di qualità. La risposta che cercavo non la trovo più ma mi pare fosse legata al fatto che tali aziende hanno aperto le porte senza veli ai giornalisti permettendo di valutare come avviene la produzione? Mi dica se sbaglio. O forse perchè la produzione parte da materie prime e non da prodotti riciclati? Attendo una sua professionale risposta.
    Cordialmente
    Antonio

    1. Negli ultimi anni siamo stati ospiti in Belgio presso la Wolf Oil, dove abbiamo visto con i nostri occhi tutto il ciclo di produzione, partendo dalla fornitura di petrolio.
      Sinceramente non ho mai visto altre aziende aprire così tranquillamente le porte dei loro laboratori a visitatori di vario genere. Il discorso dei prodotti provenienti da basi rigenerate è supportato dal fatto che l’80% dell’olio esausto raccolto viene riutilizzato, da chi non si sa.

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