

Il 2020 verrà ricordato come l’anno più buio nel settore automobilistico, soprattutto per quello dell’autoriparazione.
Molti sono convinti che una normale ripresa avverrà non prima della seconda metà del 2021 (almeno secondo l’Osservatorio Autopromotec). Effettivamente è impensabile immaginare un primo trimestre in positivo.
Ma è giusto dare la colpa interamente al Covid19? Forse si ma – come già dimostrato nei precedenti anni – i cali di fatturato e la fuga degli automobilisti dalle officine, spesso sono conseguenza delle cattive abitudini degli autoriparatori.
Vi mostro ora due esempi su come è facile perdere – non solo il cliente automobilista – ma soprattutto l’intera credibilità aziendale. Spesso un passaparola in un bar basta per far dileguare per sempre decine di clienti da un’officina.
Questi automobilisti non torneranno più da questi meccanici e non certo per colpa del Covid19.
Risparmiati € 2.500 su Maggiolino 2.0 TSI
Il primo esempio chiama in causa le concessionarie. Un nostro utente vuole un parere riguardo la richiesta di circa 2.500 euro per la sostituzione di una meccatronica sul cambio automatico. Al tecnico della concessionaria è bastato attaccare l’autodiagnosi per dare il suo parere. Visto il momento critico era comprensibile la paura dell’automobilista che non esita nel chiederci il nominativo di un’officina nella zona di Pavia.


Pur non essendo ancora ancora pronti con la rete di assistenza (manca poco, abbiamo già la piattaforma web!) ci avvaliamo di un accordo con un noto ricambista di zona ed – in particolare – con un suo cliente-autoriparatore. Dopo qualche giorno, abbiamo appreso che il difetto poteva non essere dovuto dalla meccatronica guasta ma da un’errata riprogrammazione della centralina del cambio. Infatti, dopo pochi giorni il veicolo viene consegnato in perfette condizioni e senza dover sostituire nessun componente.


Motore salvato su una Ford Fiesta
Il secondo caso riguarda una Ford Fiesta 1.4 con impianto a metano. Il proprietario l’aveva portata in officina per via della guarnizione della testata bruciata. L’auto – pur andando bene – aveva tracce di olio nel serbatoio del liquido di raffreddamento. Il meccanico della sua zona – senza nemmeno smontare la testata – aveva preventivato la sostituzione del motore proponendone la sostituzione con un altro di un rottamatore. Secondo la sua esperienza, data la sua delicatezza, questo tipo di monoblocco motore si rompe con facilità.
Come nel precedente caso, abbiamo attivato in fase test un autoriparatore della zona di Aprilia (LT) che – a differenza del collega – chiese l’autorizzazione del proprietario prima di smontare la testata per controllarne lo stato e il monoblocco. Ricevuto esisto positivo, smontata, convalida la perfetta integrità. Suo unico suggerimento, la sostituzione delle valvole di scarico rovinate da un uso eccessivo del metano.


Dopo aver ultimato il lavoro, abbiamo ricevuto questa recensione su Facebook da parte del proprietario dell’auto.


I due recentissimi esempi (in piena pandemia) mostrano la “vera malattia” del settore dell’autoriparazione. Queste cattive abitudini, purtroppo sempre più comuni, danneggiano tutti: meccanici, carrozzieri ed anche ricambisti. Eppure ci troviamo in un momento economicamente drammatico che può comunque dare grandi vantaggi a coloro che sapranno coglierli. Abbiamo in Italia un parco auto circolante sempre più vecchio con un’età media superiore agli undici anni. Inoltre l’acquisto del nuovo è calato ulteriormente a vantaggio dell’usato. Insomma, tutto questo dovrebbe favorire l’ingresso in officina.
Il network di Autofficina Sicura
Dopo anni passati a far ragionare (invano) i tanti network esistenti, abbiamo deciso di creare la nostra rete di assistenza con la collaborazione dei ricambisti mentalmente più aperti. A differenza di molte altre organizzazioni, non siamo interessati a correre dietro alle più blasonate flotte aziendali (oltretutto flagellate inesorabilmente dal coronavirus). Tra l’altro da tempo sconsigliamo agli autoriparatori di collaborare con le aziende del noleggio auto a lungo termine.
Diversamente, abbiamo progettato un sistema innovativo di canalizzazione ed assistenza verso l’automobilista attraverso cinque canali di comunicazione ed un portale web per il controllo dei preventivi “cucito su misura” secondo le nostre precise richieste ed esigenze reali dei proprietari di auto.
Infine, abbiamo messo a punto anche un vantaggiosissimo sistema di fidelizzazione dell’automobilista che – non solo lo renderà felice di recarsi in officina – ma gli farà guadagnare grossi risparmi (non è un gioco di parole!)
Presto lo presenteremo al pubblico. Di seguito la versione video di questo articolo.
2 commenti su “Gli automobilisti fuggono dalle officine ma i fatturati non crollano per colpa del COVID19. La vera “pandemia” degli autoriparatori esiste e si diffonde da molto tempo prima!”
Ottimo articolo che evidenzia ancora una volta la mancanza di professionalità di alcuni autoriparatori. Quelli professionali si possono contare su una mano. Comunque spero che la vostra rete toccherà anche la Sicilia cosi che possa avvalermene anche io
Saluti
Grazie Sante per il commento. Continua a seguirci perché anche la Sicilia farà parte della nostra rete.