Le mie impressioni dopo aver lavorato prima come meccanico e in seguito come ispettore presso una multinazionale dell’autonoleggio
Questo articolo non vuole mettere in evidenza l’auto migliore o la casa-auto più affidabile. Il mio intento è ragionare su alcuni aspetti che hanno reso miti alcune marche.
Stavo leggendo una classifica stilata dalla compagnia assicuratrice inglese Warranty Direct, dove in ordine di affidabilità e convenienza sulla manutenzione trovo veicoli che non mi sarei mai aspettato. Spiccano modelli prodotti da Honda, Toyota, Ford, Mazda, Kia e addirittura Chevrolet. Troviamo invece nella bassa classifica le tedesche Volkswagen, Audi e Bmw da sempre acclamate nel panorama automobilistico. Addirittura la prima Audi (A4 Allroad) ricopre solo il ventiseiesimo posto. Mentre la Fiat Panda fa il suo ingresso in quarantottesima posizione.
Precisiamo che la classifica non si basa sui dati del circolante in Italia. Ho provato a fare una ricerca sul web sperando di trovare qualche dato in più e magari una classifica inerente al nostro paese ma non sono stato fortunato.
Toyota: La mia esperienza sul parco auto noleggiato
Quando lavoravo per la Europcar Fleet Service (oggi LeasePlan) nel 2003 ci occupammo della manutenzione dei veicoli noleggiati dalla Toyota Financial Service. In pratica, gestivamo i rapporti con le concessionarie dove – da contratto – intervenivamo solo sulla meccanica. I problemi comparvero dopo alcuni mesi. I veicoli – a parte la semplice manutenzione – non necessitavano di altre cure, tanto che dovemmo dare alle concessionarie anche il mandato di carrozzeria in modo da ottenere un’ulteriore profitto.
Honda: La mia esperienza come meccanico in officina
I veicoli Honda li conobbi molto prima, quando nell’officina dove lavoravo a Roma, assistevamo alcuni clienti della FAO possessori di vari modelli. In particolare ricordo la Honda Concerto di un cliente che – nonostante la quasi totale assenza di manutenzione – circolò per oltre 400.000 chilometri senza dover mai toccare la testata o altri componenti meccanici. I motori giapponesi sembravano veramente affidabili.
Volkaswegn: Il recente caso del software modificato per manipolare le emissioni di gas
Molti automobilisti, da sempre definiscono le auto tedesche migliori in tutto. Personalmente le ho sempre considerate come le più confortevoli e curate nei dettagli mentre sui motori ho costatato quanto siano soggette a problemi meno frequenti rispetto ad altre case automobilistiche.
Per quanto riguarda la potenza erogata (Volkswagen e Audi apprezzate soprattutto per le prestazioni) conosciamo tutti la recente vicenda del famoso software “tarocco” che modulava le emissioni dei gas di scarico evitando il depotenziamento dei motori (la casa-auto tedesca non garantirà le prestazioni dei motori successivamente all’eliminazione del software).
Leggendo alcune email, commenti sul blog e racconti di vari meccanici, molte turbine pare si rompano prima dei 100.000 chilometri. Sarà forse dovuto anche dal tipo di lubrificante consigliato dalla casa automobilistica? C’entrano in qualche modo le percorrenze chilometriche previste tra un tagliando e l’altro? Molto probabilmente si.
Le auto Fiat non hanno mai attratto il pubblico per le linee della carrozzeria o per gli interni. Ma per quanto riguarda i motori si è sempre dimostrata all’avanguardia, molti dei quali li ricordo per la resistenza all’usura anche in caso di pessima manutenzione.
Tornando a parlare di classifiche, l’associazione Altroconsumo ne realizza una basata sui dati dei loro associati. Anche qui compaiono molte auto del gruppo Toyota e Renault. Solo dal settimo fino al decimo posto troviamo Alfa Romeo Giulietta del 2010, Ford Fiesta 1.2 prodotta nel 2008 e la Skoda Octavia 1.6 diesel del 2008.
Ormai una certezza comprovata: Anticipare i programmi di manutenzione
Diciamoci la verità, se dovessimo scegliere l’auto in base a queste classifiche, impazziremo. A mio parere l’affidabilità di un motore dipende molto dal tipo di programma di manutenzione eseguito. Più volte abbiamo visto come anticipare cambio olio motore e filtro rispetto al programma di casa madre faccia la differenza. A volte basta un additivo antiattrito per apportare enormi miglioramenti di resa in un motore.
Poi ci sono anche motori nati male come ad esempio il K9K della Renault che troviamo su Nissan Qashqai e da poco anche su Mercedes Classe A. In questi casi l’unica soluzione è evitarne l’acquisto.